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CoronaVirus Italia, un grazie a tutto il personale sanitario #RagazziNonMollate

coronavirus

È come una guerra. Del resto, come vuoi chiamarla una situazione in cui ogni giorno la Protezione Civile alle 18.00 annuncia che sono morte – allo stato attuale – centinaia di persone? E una guerra la vinci soltanto se al fronte hai ‘soldati’ che, con dedizione e competenza, fanno il loro dovere fino in fondo.

Ma, questa volta, i nostri soldati non hanno fucili e pistole. Sono persone che hanno un camicie bianco. Sono infermieri, dottori, O.S.S, personale che si prendono cura dei più deboli. La situazione è complicata, è dura. Bisogna rispettare pedissequamente le linee guida del Governo e fare in modo che questa situazione finisca il più presto possibile.

CoronaVirus Italia, restate a casa!

In Cina sono riusciti (quasi) a sconfiggere il CoronaVirus. Non vediamo per quale motivo non possiamo farlo anche in Italia. Le raccomandazioni sono le solite. Stare in casa, evitare contatti fisici e lavarsi spesso le mani.

Bisogna uscire solo se necessario. I medici stanno facendo turni massacranti per noi, con uno stipendio che non li gratifica, che non è all’altezza del compito che stanno svolgendo. Solo perché hanno una missione: salvare vite umane. O, almeno, provarci fino alla fine. Anche mettendo a repentaglio la propria salute.

Noi non smetteremo mai di ringraziare queste persone. #RagazziNonMollate è un invito, un’esortazione. Siete stremati: i posti in terapia intensiva in alcune regioni sono quasi terminate, la sanità è al limite del collasso, siete allo stremo delle forze. Il CoronaVirus è un nemico che va affrontato insieme.

Noi abbiamo l’obbligo e il dovere morale di non lasciare soli tutti coloro che lavorano negli ospedali. Oltre alle parole di ringraziamento, che fanno sempre bene, dobbiamo aiutarli concretamente. Comportandoci bene, e non provando a fare i supereroi.

Se il Governo e la legge ci obbliga a stare a casa, noi dobbiamo stare a casa. Se dobbiamo evitare qualsiasi contatto fisico, dobbiamo evitarlo. Altrimenti si arriverà al punto di dover scegliere chi salvare: ecco, quello sarebbe un punto di non ritorno. O quasi. E vanificherebbe il lavoro straordinario e superlativo di tutti i medici.

Che, nonostante un virus contagioso e che sta contribuendo a far salire enormemente il numero dei morti, sono lì, in prima linea. Sull’Eco di Bergamo in alcuni giorni di marzo, c’erano decine (sì, decine!) di pagine di necrologi. Una situazione surreale. A cui bisogna porre fine. Nel più breve tempo possibile.

CoronaVirus Italia, non abboccare alle fake news

Dopo aver ringraziato tutto il personale sanitario, non possiamo non spendere due parole sulle, purtroppo, inevitabili fake news che circolano in questi momenti.

Ad esempio, che il CoronaVirus possa resistere sull’asfalto, che basti bere una bevanda calda per far morire il virus poiché non resiste alle alte temperature. No, non è così. Non basta leggere qualche link su Google o informarsi qua e là per colmare una laurea in Medicina e decine di anni di esperienza sul campo.

Mai come in questi casi è importante affidarsi a fonti ufficiali, che derivano direttamente dal sito del Ministero della Salute. Infatti, non a caso, è stato istituito un portale dedicato con tutte le notizie certe, verificate, utili per limitare la trasmissione del CoronaVirus.

È solo da lì che devi trarre le informazioni per vivere al meglio questi giorni di quarantena. Ti è arrivato un audio su WhatsApp in cui c’è stata quella notizia incredibile che nessuno ti ha detto? Hai visto quel video che le “televisioni non trasmettono?”. Ecco, molto probabilmente è una fake news.

Chiudiamo questo articolo sul CoronaVirus in Italia, come l’abbiamo cominciamo: ringraziando, ancora una volta, tutto il personale sanitario. I veri eroi che stanno in trincea. Per tutti noi. #RagazziNonMollate